Non la conosci la “Ubuntu Cola”!?

No?!
Ma sei matto?
È la Cola più buona del mondo! Non ci sono paragoni! Non c’è cola che tenga!
È la prima Cola equosolidale prodotta esclusivamente con zucchero di canna proveniente da Malawi e Zambia. La Cola etica?
Dai! C’era anche un bel progetto intorno. Una parte dei proventi era destinata nel Malawi per la costruzione di pompe d’acqua, un centro sanitario, una scuola elementare e tante altre iniziative benefiche.
La commercializzava anche Eataly.
Come? Niente di niente?
Conosci la Coca-Cola e la Pepsi?
E certo! La mente umana funziona proprio così. Nella mente umana NON c’è spazio per altri prodotti.
Una volta che si entra nella mente delle persone è difficile essere soppiantati, se non addirittura impossibile.
Leggi questa.
Nel 1975 i dirigenti della Pepsi-Cola Company lanciano un grandissimo esperimento chiamato il “ PEPSI CHALLENGE ”.
Centinaia di agenti commerciali Pepsi avevano allestito un tavolino nei centri commerciali e nei supermercati di tutto il mondo, dando la possibilità a uomo, donna o bambino che fosse ad assaggiare due cose differenti in due bicchieri anonimi.
Un bicchiere conteneva Coca-Cola e l’altro, naturalmente, Pepsi.
Così iniziano gli assaggi.
Indovinate cosa successe?
Quando il reparto marketing analizzò tutti dati si accorse che più della metà delle persone che avevano bevuto le due cole avevano preferito…………..rullo di tamburi!
AND THE WINNER IS……PEPSI-COLA!!!
Quindi, in base al campione utilizzato nella “Pepsi-Challenge” la maggior parte dei volontari aveva preferito la Pepsi al posto della Coca-Cola. Stupendo, vero?
Beh, oh dio, non proprio. Un po’ di perplessità arieggiava.
A questo punto Pepsi avrebbe dovuto vincere nella battaglia del mercato mondiale contro Coca-Cola, ma così non era. E tutto ciò aveva poco senso.
Nel 2005, Gladwell dà la sua interpretazione. Nel libro “Blink” scrive praticamente tutto questo era normale perché l’esperimento che era stato fatto era uno “slip test” ovvero un test del sorso.
Essendo Pepsi più dolce della Coca-Cola, nel test del sorso si era più avvantaggiati. La gente, nelle piccole dosi, preferisce le cose dolci, ma nel lungo andare può anche disgustare.
Quindi, una cosa è bere un sorso da un bicchiere e un’altra lo è bevendo una lattina intera.
Proprio per questo la Pepsi aveva vinto il test del sorso mentre la Coca-Cola continuava a primeggiare sul mercato.
2 anni prima, nel 2003, il dottor Montague, direttore dello Human Neuroimaging Lab del Baylor College of Medicine a Houston volle andare più a fondo per studiare meglio il “Pepsi Challenge”. Riprese lo studio applicando la fMRI (risonanza magnetica).
Prima chiese ai soggetti dell’esperimento se preferissero Coca-Cola o Pepsi o se non avessero preferenze. Li fece bere dal solito bicchierino anonimo e il risultato fu identico all’esperimento primordiale.
La maggior parte delle persone testate aveva indicato come drink migliore Pepsi e lo diceva anche il loro cervello. Non mentivano.
Poi, accade qualcosa di molto interessante e sconvolgente !
Il dottor Montague ripeté l’esperimento, ma aveva deciso di dire ai soggetti cosa ci fosse in un bicchiere e cosa in un altro, in uno Pepsi e in uno Coca-Cola prima di aver bevuto.
Il risultato? Rullo di tamburi..
AND THE WINNER IS….COCA-COLA!!!!
Sì, Coca-Cola!
Il 75% dei soggetti aveva scelto Coca-Cola!
Quello che aveva osservato Montague è che c’era stato un vero e proprio cambiamento dell’attività cerebrale. Praticamente, afferma il dottore, c’era una sorte di tiro alla fune tra pensiero razionale contro le emozioni e durante questa gara dove la razionalità spingeva dalla sua parte e le emozioni dall’altra, con un colpo di coda le emozioni strattonavano con energia la fune fino a sconfiggere la razionalità.
Quindi, quello che faceva vincere Coca-Cola in questa sfida era l’ammutinamento della ragione a favore dell’emozione.
Perché tutto questo? Perché la storia, il logo, il design, il visual hammer, lo slogan, i ricordi, la pubblicità, IL BRAND PIÙ FORTE di Coca-Cola avevano spazzato via la preferenza per il gusto di Pepsi.
E come direbbe Thanos, Coca-Cola è diventata ineluttabile!

Quello che attestava il neuroscenziato è che sono le emozioni a dare più valore ad un marchio rispetto alla ragione.
Una volta che un brand diventa il primo nella mente di un cliente, da lì è molto molto difficile che se ne vada via.
E dopo questa lotta a due, tra le più potenti industrie di Cola di tutto il mondo, secondo voi, c’è spazio per una terza?
Capite perché la Ubuntu Cola non ha mai preso mercato?
Eppure aveva delle iniziative benefiche di tutto rispetto e il prodotto era anche buono!
Il progetto Ubuntu Cola è durato 10 anni. Ha resistito anche tanto a dire il vero.
“Va beh” potreste dirmi, “Ma la Ubuntu Cola non ha di certo la forza economica di Coca-Cola o Pepsi.”
Potrebbe essere vera l’affermazione, ma non il motivo per cui non vincerà e non ha vinto mai la battaglia tra questi due colossi.
E vi posso assicurare che non è una questione di soldi.
Vi ricordate la Virgin Cola?

Non credo che Richard Branson avesse pochi soldini da investire sul mercato. Eppure la celeberrima Cola con la bottiglia a forma di Pamela Anderson, fallì miseramente.
E sapete quale fu l’insegnamento più grande per il “vecchio” Richard? Non sottovalutare mai il potere dei leader di mercato.
E non per questioni economiche, ma perché nella mente delle persone non c’è posto per altri marchi .
E una volta che sei diventato il leader nel settore non c’è posto per altri brand.
Tienilo bene in mente: NON C’È POSTO!
Puoi avere il prodotto più buono del mondo, più bello del mondo, ma se c’è già un leader non avrai spazio.
E QUINDI? COME DEVI FARE PER COMPETERE IN UN MERCATO DALLA PARVENZA SATURO?
Continua a segurci o contattaci.
Mauro Bruno